Mosso creativo. L’arte fotografica di Paola Tornambè

Il mosso creativo è una tecnica fotografica di grande valenza artistica e comunicativa associabile senz’altro al tocco di pennello che il pittore da ai suoi dipinti. Ma se l’oggetto di tale tecnica è la fonte di ispirazione e la ragione d’essere di noi artisti del mare e di tutti i nostri ospiti, non possiamo fare a meno di accogliere sul nostro sito Paola Tornambè con la sua fotografia artistico-sperimentale.

mosso creativo - foto intitolata "attese sul molo" - autrice Paola Tornambè
Attese sul molo

 

Paola Tornambè è una giovane fotografa, per niente sconosciuta al pubblico dal momento che la troviamo in diverse esposizioni e mostre personali: all’Atelier 35 di Roma e al Museo Mandralisca di Cefalù. E’ inserita nell’archivio storico del Museo di Arti e Tradizioni Popolari di Roma. E’ autrice del reportage “In volo con Marinella” su IES TV. Autrice della fotografia di copertina del libro: “Probing Stellar Populations out to the Distant Universe”, AIP, America. Inserita nel libro: “Essenza di un’isola”, pubblicato da Io Donna, il femminile del Corriere della Sera.

Scrittrice, fotografa e amante della natura, ha creato i blog: animadeiluoghi    ed il suo recentissimo sito personale.

Appassionata di fotografia artistica, è una maestra nella tecnica del mosso creativo, che diventa il suo principale mezzo di espressione artistica.

mosso creativo - foto intitolata "pensieri di mare" - autrice Paola Tornambè
Pensieri di mare

Ed è proprio con tale espressione artistica, il mosso creativo,  con cui ella ci sorprende e ci urla il suo amore per il mare, fonte di ispirazione dei suoi scatti e dei suoi scritti, elemento infinito che crea quasi una sorta di dipendenza ma anche di gioia a vederlo, respirarlo, sentirlo con la sua maestosità, le sue onde, la sua salsedine.   E non vi è dubbio che nulla è statico, nulla è fermo o immobile ma è tutto in movimento, tutto scorre …..tutto diventa senza confini ….. viene e va……

Negli scatti di Paola Tornambè non possiamo fare a meno di notare la figura umana che sembra quasi assorta nelle proprie riflessioni più intime al cospetto dell’elemento marino che costituisce ispirazione e occasione di trovare la pace in noi stessi, nel il nostro io…..ma col tempo che scorre, che vola via, che ci fa capire che anche noi non siamo statici, non siamo eterni ma scorriamo come scorre tutto fino a confonderci con esso e farne parte.

 

mosso creativo - foto intitolata "diventando acqua" - autrice Paola Tornambè
Diventando acqua

 

E’ l’autrice stessa che si apre a noi di Artisti del mare e ci spiega la sua arte del mosso creativo.

Sono sempre  stata attratta dalla fotografia creativa, vicina soprattutto alla particolare tecnica del “mosso” (lungo tempo di esposizione e movimento della  macchina, del soggetto o di entrambi) che è diventato il mio principale mezzo di espressione artistica. Credo che la vita sia fluire, scorrere, perciò è nel  movimento (perché da esso nascono) che si possono meglio cogliere e raffigurare le emozioni e i contrasti  umani. Ma non solo. La natura e tutta la vita stessa, sono in eterno movimento. Nulla è mai veramente fermo, neppure la morte stessa lo è. E così, solo dentro al movimento penso che si possa cogliere la verità delle cose e sintonizzarsi con il ritmo della natura. La chiave sta nella trasformazione. Le mie immagini sono proprio volte ad esasperare questo movimento, affinché anche quello più lento e impercettibile, sia rivelato ai nostri occhi. Questo è il senso della mia fotografia artistico – sperimentale, in bianco e nero, fatta di scatti volutamente mossi, immagini in trasformazione, sfumate, nebbiose. Atmosfere e suggestioni che suggeriscono lo scorrere del tempo e le percezioni che nascono in chi, questo tempo lo vive. Immagini visionarie, dove la figura umana è riconoscibile, ma il corpo si scompone e diventa parte dello sfondo – esterno. Parte della natura stessa e dello scorrere del tempo. Fotografie che trattengono la natura: imprigionata in uno scatto che tuttavia è in grado di raccontare il suo essere in evoluzione continua.

Amo accompagnare i miei lavori con dei testi, coniugando così la  fotografia con scrittura. Il testo racconta l’immagine, ma è l’immagine stessa a dettare il testo. Visivo e uditivo si uniscono in un connubio indissolubile, dove forse sono le immagini a raccontare e le parole a mostrare, in un interscambio totale. Parole che, mentre si leggono diventano immagini nella nostra mente; immagini che suggeriscono storie e racconti.

Il mare è imprescindibilmente legato alla mia arte. Da sempre. Non è solamente fonte di ispirazione come soggetto dei miei scatti e dei miei scritti. E’ la chiave che mi permette di accedere alla mia anima. Sintonizzandomi con il ritmo del mare, sento come una rivelazione sul “tutto” che ci circonda, mi si rivela un senso profondo della vita, quasi abissale. Ed è allora, che riesco a sentire anche me stessa e a esprimere quello che ho dentro. Non potrei fare a meno di viverlo pienamente, il mare. Soprattutto in inverno, quando essere al mare vuol dire rubare frammenti di tempo alla vita quotidiana, guidata solo dal bisogno. Un privilegio fatto di onde altissime, del loro boato, della salsedine tra le labbra, degli schizzi che arrivano sulla pelle, dell’odore fortissimo del mare che apre le narici. Qui, sentendomi un tutt’uno con il mare, recupero la verità, l’essenza della vita. E, in contrasto con lo stile di vita moderno, alienante, sento finalmente che non devo per forza “fare” qualcosa, ma posso semplicemente “essere”. Trovo legittimazione di me stessa. Appagata da questo: sentire me stessa attraverso la natura e sentirmi parte di lei. Infinita. Abbandonata al suo scorrere anch’io.

Ed è proprio per questo che siamo onorati di ospitare Paola Tornambè sul nostro sito con alcuni dei suoi scatti di mosso creativo. Ma non solo….. Paola ha scritto per noi anche un breve articolo sul rapporto emozionale tra l’uomo ed il mare, che volentieri pubblichiamo.

L’uomo e il mare

mosso creativo - foto dal titolo "Indissolubili" - autrice Paola Tornambè
Indissolubili

Raccontare il mare è una necessità dell’uomo. Da sempre.

Assolutamente instabile – come la vita stessa – è rassicurante proprio nella sua instabilità, il mare. E’ rifugio per l’anima inquieta, perché inquieto e mai uguale è anch’esso. E’ questo il segreto della sintonia tra uomo e mare; perché in esso l’uomo trova legittimazione alla parte più profonda della sua anima. Il mare è potente e affascinate, e può essere buono come cattivo, cambia e scambia: può portarsi via le cose belle, ma anche quelle brutte. Ma, comunque, ritorna sempre. E’ una presenza mutevole in sé stessa, ma fissa nel suo essere. Eterno, punto di riferimento indiscutibile.

Il mare è avvolgente, ti prende la mente, incantatore e balsamo per l’anima.

Nei paesi di mare, nelle isole, guida la vita. Comanda lui. Comanda i pescatori, le navi, ma anche la gente comune. Il bucato sa di salsedine, è nell’aria, entra nelle case. Lo respiri, il mare. E’ il tuo umore quotidiano. E’ il limite oltre cui puoi andare.

Calmo è invito all’allegria, alla spensieratezza. Alla leggerezza.

In tempesta, ti entra dentro con l’urlo delle onde, con la salsedine che ti penetra la pelle e si avvinghia ai capelli. E ti grida la forza. La vita.

mosso creativo - foto intitolata "il ritmo del mare" - autrice Paola Tornambè
Il ritmo del mare

Il mare è potenza e meditazione. E’ respiro. E’ parte del tutto. E’ sollievo ed energia. Soprattutto è “sentire”. Amplifica le percezioni. Lui lo capisce, quello che provi, e te lo spiega. Quando sei in piedi sulla sabbia, e ce l’hai davanti, e ne senti l’odore, il rumore costante delle onde che vanno e vengono, ti senti compreso. E’ il tuo stesso ritmo, che stai ascoltando. Sei confortato dalla sconfinatezza di questo ritmo, che ti circonda e arriva, vasto, oltre l’orizzonte. E dà legittimazione, questa sconfinatezza. I pensieri si dilatano, come la sua acqua. Puoi abbandonarti alla profondità, all’estensione, allo spazio, al tempo. Non conta più chi sei, dove sei, i problemi contingenti che hai. Sei parte del tutto, quando sei con mare. Esisti veramente.

Ti sa spiegare la libertà – quella vera –, il mare.

mosso creativo - foto dal titolo "l'anima del mare" - autrice Paola Tornambè"
L’anima del mare

L’uomo ha bisogno. Del mare.

Ha bisogno di camminare lungo le coste, di notte, guidato dal rumore delle onde e dalla luce di un faro e dalla luna soltanto. E’ in momenti come questi, che di un uomo si può vedere l’anima. Delicata presenza sospesa tra la apparente solidità della terra e la apparente mutevolezza del mare. Respiro della sera che arriva, a coprire i rumori e i colori del mondo. Spogliato di fronzoli. Eccolo a nudo: l’uomo davanti al suo mare. Pacatezza e sollievo.

E parrà di non essere solo: che dal mare salgano ombre a tenergli compagnia; e che il mare sia vivo, pregno di storia e di leggenda, e respiri insieme a lui.

mosso creativo - foto dal titolo "una finestra attraverso" - autrice Paola Tornambè
Una finestra attraverso

L’uomo ha bisogno. Anche solo di una finestra. Sul mare.

 

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